L'ultimo Samurai

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icon12  view post Posted on 30/9/2011, 18:03
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"Houhe o Taraluna, Ron de Rotarel!" Discendente della famiglia Phantomhive e amante segreta di Alois Trancy

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« - Ditemi come è morto?
- Io vi dirò come è vissuto. »
(Dialogo finale tra l'Imperatore Meiji e Nathan Algren)

« - Tu pensi che un uomo possa cambiare il suo destino?
- Io penso che un uomo fa ciò che può finché il suo destino non si rivela. »
(Dialogo tra Katsumoto e Nathan Algren)


L'ultimo samurai (The Last Samurai) è un film del 2003 diretto da Edward Zwick.

Nel 1876, un capitano americano, Nathan Algren, viene incaricato per conto dell'Impero Giapponese di addestrare l'esercito dell'imperatore Meiji allo scopo di eliminare i samurai ribelli presenti nel territorio.
Algren è alcolizzato e lavora pubblicizzando i fucili della Winchester. La missione affidatagli è per lui solo un modo per fare soldi e fuggire da un ricordo terribile e opprimente. Arrivato in Giappone scopre un mondo in piena conflittualità tra la frenetica corsa alla modernità tecnologica e commerciale voluta dal nuovo e giovane imperatore e la cultura millenaria di un popolo dedito alla filosofia e alla guerra ideologica dei samurai.
I generali giapponesi vogliono affrettare la fine della guerra e inviano subito le truppe per intercettare i samurai, anche se Algren cerca invano di convincerli che le truppe non sono pronte. Questa decisione si rivela troppo affrettata, e il Servizio militare, composto soprattutto da contadini, viene sconfitto dai ribelli (i quali invece vivono immersi in una filosofia che fa della guerra una vera e propria ragion d'essere). Con la fuga disordinata dei suoi sottoposti, Algren rimane da solo; ferito e circondato, non si arrende neanche ai samurai che, scesi da cavallo per finirlo, rilassano la propria attenzione. Agli occhi del comandante avversario, Katsumoto, la testardaggine del proprio nemico vale a redimerlo dalla "colpa" di aver perso ed è simbolo di personalità e senso dell'onore: per questo motivo dà ordine di risparmiarlo e portarlo al proprio villaggio. Qui Algren impara a conoscere la cultura giapponese tradizionale (che non aveva avuto modo né voglia di approfondire a Yokohama, dove aveva addestrato il nuovo esercito), scoprendo che, ad esempio, i ribelli combattono per l'Imperatore, senza alcuna velleità secessionista; suo mentore è lo stesso Katsumoto che, seppur contrario all'occidentalizzazione non disprezza affatto la cultura esterna, ma ne è, al contrario, molto incuriosito. Il capitano decide di schierarsi al fianco dei ribelli e, col tempo, incomincia ad essere trattato da pari dai samurai che aveva in precedenza combattuto. Uno dei primissimi abitanti del villaggio con cui instaura un rapporto personale è Taka, sorella di Katsumoto e vedova di Hirotaro (il quale era stato ucciso dallo stesso Algren in battaglia) di cui finisce per innamorarsi.
I samurai combattono per le tradizioni e per l'Imperatore a cui sono fedeli fino alla morte e contro gli ideali occidentali del commercio e della tecnologia, voluta da politici e generali opportunisti. Il capo dei ribelli samurai, Katsumoto, si incontra con l'Imperatore Meiji ma questi è troppo debole per opporsi al volere del generale Omura ed ai politici. Katsumoto viene arrestato e come da tradizione gli spetta il suicidio rituale. Ma Algren e i samurai lo liberano e lo convincono a morire, non per suicidio, ma riguadagnando l'onore combattendo. Tutti sono consapevoli che le spade dei samurai sono ben poca cosa al confronto con le mitragliatrici e i fucili dell'esercito e nella battaglia finale, nonostante i ripetuti colpi di fucile e di mitragliatrice, i Samurai resistono con onore vendendo cara la pelle, non dichiarandosi sconfitti nemmeno dopo pallottole su pallottole piantate nei loro corpi; alla fine Katsumoto supplica Algren di dargli il colpo di grazia, e Algren esegue. L'ultima parola che il ribelle Samurai rivolge all'eroe americano è: "perfetti, sono tutti perfetti", alludendo ai fiori di ciliegio oggetto di una precedente conversazione, e muore tra le braccia del capitano americano. I soldati dell'esercito regolare giapponese si inchinano davanti all'americano e Algren viene riportato vivo davanti all'Imperatore.
Algren, miracolosamente sopravvissuto alla sanguinosissima battaglia, dopo qualche tempo ottiene udienza di fronte all'imperatore Meiji a cui consegna la spada del defunto Katsumoto: l'imperatore commosso decide di vietare il commercio d'armi con gli occidentali con disappunto dei generali; nell'ultima scena del film Algren torna al villaggio di Katsumoto per riunirsi con Taka.

Un pò di curiosità

Il film fu girato in gran parte in Nuova Zelanda, con una troupe composta principalmente di giapponesi e produzione americana. Diverse scene del Tempio furono girate in Giappone, presso il Tempio di Engyo-ji (Monte Shosha), prefettura di Himeji. Per l'inquadratura del Monte Fuji furono usate apparecchiature della CGI e sovrapposte visto da Yokohama. Per ricreare molte scene nel villaggio, la produzione scelse la Warner Brothers Studios, in California.

La scena in cui il capitano Algren (Tom Cruise) cerca di far capire ai suoi superiori che i soldati giapponesi non sono ancora pronti alla battaglia, minacciando un fuciliere con la pistola per vedere la sua velocità nel ricaricare l'arma e fare fuoco, è molto simile ad una scena di Glory - Uomini di gloria altro film di Edward Zwick, con il colonnello Shaw, interpretato da Matthew Broderick, che fa la stessa cosa rivolta ad un suo soldato.

Inoltre, i tre soldati americani del film, il capitano Algren, il colonnello Bagley e Grant, assomigliano per aspetto ai tre soldati del film Soldato Blu, di Ralph Nelson.





Se non l'avete visto ve lo consiglio vivamente!!!E' spettacolare!!!**

 
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